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Sigla e Sinonimi: Bilirubinemia
INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE
Significato clinico
La bilirubina è un prodotto di scarto che deriva principalmente, circa il 70-90%, dal gruppo eme dell'emoglobina degli eritrociti danneggiati o senescenti, dopo rimozione del ferro, che sono distrutti nelle cellule reticolo endoteliali. Il restante 10-20% proviene dalla distruzione nel midollo osseo di cellule eritroidi. Una piccola percentuale, circa il 2-3%, viene sintetizzata direttamente dal fegato a partire dal catabolismo della mioglobina, dei citocromi, della catalasi e di altre cromoproteine.
La bilirubina così prodotta, circa 200-250 mg/die, non essendo idrosolubile viene riversata nel sangue legata con l'albumina e viene trasportata nel fegato (fase pre-epatica) dove si coniuga con l'acido glucuronico a livello del reticolo endoplasmatico liscio (fase epatica), che la rendono solubile prima di essere secreta nella bile (fase post-epatica) ed escreta nell'intestino. Attraverso i canalicoli biliari e poi il coledoco giunge nell'intestino dove, ad opera della flora batterica, viene scissa in bilirubina e acido glucuronico.
Prelievo
Tipo di campione: l'analisi si esegue su campione di sangue
Norme comportamentali e dietetiche
Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue e deve osservare un digiuno di almeno 8-12 ore. Istruzioni pre-esame.
Referto
Tempi di risposta: 1 giorno
Prenotazione: No
Eseguibile a domicilio: Si
Valori di riferimento:
Bilirubina totale: < 1,0 mg/dl
Bilirubina diretta (coniugata): < 0,2 mg/dl
Bilirubina indiretta (non coniugata): < 0,8 mg/dl
Valori aumentati di bilirubina totale sono causati da malattie epatiche (epatite, cirrosi etc.) ed extra-epatiche (calcoli delle vie biliari, pancreatiti, neoplasie delle vie biliari e della testa del pancreas) oltre che da cause genetiche (iperbilirubinemia familiare o sindrome di Gilbert) e dal digiuno.
Anche l'assunzione di alcuni farmaci può determinare un aumento della bilirubina totale.
Valori aumentati della bilirubina diretta sono determinati principalmente da colestasi intra-epatica (epatiti di varia natura) ed extra-epatica (calcoli delle vie biliari, pancreatiti, colangiti, patologie tumorali delle vie biliari e della testa del pancreas etc.).
Mentre la bilirubina diretta rappresenta la quota idrosolubile coniugata con acido glucuronico, la bilirubina indiretta, non solubile in acqua, circola nel plasma associata all'albumina. Valori aumentati si osservano soprattutto nelle anemie emolitiche, in caso di eritropoiesi inefficace, nella sindrome di Gilbert, in caso di anastomosi porta-cava e nell'ittero fisiologico dei neonati e dei prematuri. Anche alcuni farmaci possono aumentare la quota indiretta di bilirubina.
INFORMAZIONI PER GLI OPERATORI
Campione biologico: Siero
Stabilità dei campioni: La bilirubina nel siero è stabile 2 giorni a 2-8°C se protetta dalla luce.
Tipo di provetta/contenitore: Provetta tappo rosso con gel polimerico.
Norme pre-analitiche: Essendo la bilirubina un pigmento fotosensibile, i campioni devono essere tenuti lontani dalla luce e da fonti di calore e l'analisi deve essere effettuata immediatamente.
Metodo: Colorimetrico
Sezione: Chimica Clinica