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Sigla e Sinonimi: Test di aggregazione, Test di Born
INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE
Significato clinico
Il test di Born consente di studiare la funzionalità piastrinica. La valutazione viene effettuata aggiungendo al plasma ricco di piastrine sostanze aggreganti quali ADP, collagene, adrenalina, ristocetina e, in casi particolari trombina e acido arachidonico. L'aggregazione è misurata in termini di variazione di densità ottica mediante metodo turbidimetrico, infatti il plasma, per la presenza delle piastrine ha un aspetto torbido, che dopo l'aggiunta di una delle sostanze aggreganti si schiarisce fino a diventare limpido.
Prelievo
Tipo di campione: Sangue
Norme comportamentali e dietetiche
Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue e deve osservare un digiuno di almeno 8-12 ore. Istruzioni pre-esame.
Referto
Tempi di risposta: 3 giorni
Prenotazione: No
Eseguibile a domicilio: Si
Valori di riferimento:
60-100% con ADP, collagene, adrenalina, ristocetina.
Il test permette la rilevazione e l'identificazione di un eventuale difetto piastinico di tipo funzionale. L'esame è indicato nel sospetto di una sindrome di Von Willebrand e di Bernard-Soulier, nel fenomeno di Raynaud, nella sindrome di Glanzmann, patologie correlate a disfunzioni di origine genetica della funzionalità piastrinica.
INFORMAZIONI PER GLI OPERATORI
Campione biologico: Sangue intero
Stabilità dei campioni: L'esame va eseguito entro 4 ore dal prelievo
Provetta/contenitore: Provetta con tappo rosa con anticoagulante citrato di sodio 3,8%
Norme pre-analitiche: Prelevare 5 ml di sangue con citrato. Evitare la formazione di schiuma e centrifugare a 800 giri per 15 minuti. Separare il plasma ricco di piastrine. Non refrigerare.
Metodo: Aggregometro
Sezione: Coagulazione