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Sigla e Sinonimi: Albumina
INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE
Significato clinico
L'albumina è la più abbondante proteina plasmatica, di piccole dimensioni e viene sintetizzata dalle cellule epatiche. Ha un peso molecolare di 69.000 dalton e costituisce circa il 60% di tutte le proteine plasmatiche. Esercita importanti funzioni fisiologiche come quella di mantenimento della pressione oncotica, di trasporto di ormoni (in particolare quelli solubili nei grassi), di acidi grassi liberi, della bilirubina non coniugata, di molti farmaci, di anioni organici, di amminoacidi e di tampone. La sintesi negli epatociti è di circa 12g/die e rappresenta il 25% della sintesi proteica epatica totale e il 50% delle proteine sintetizzate dal fegato. La sua sintesi è influenzata dalla quantità di parenchima epatico funzionante e dalla disponibilità di amminoacidi precursori.
L'albumina ha un'emivita di 17-20 giorni. Viene in piccola parte filtrata dai glomeruli renali, ma in massima parte riassorbita dai tubuli. Una piccola percentuale, circa 15 mg/die, compare nelle urine. Il 20% del catabolismo dell'albumina si verifica per escrezione nel lume intestinale.
Nel corso di processi infiammatori o infettivi le concentrazioni plasmatiche dell'albumina, della transferrina e della prealbumina, dimunuiscono e per tale motivo queste molecole sono considerate proteine negative della fase acuta.
Prelievo
Tipo di campione: sangue
Norme comportamentali e dietetiche
Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue e deve osservare un digiuno di almeno 8-12 ore.
Istruzioni pre-esame
Referto
Tempi di risposta: 1 giorno
Prenotazione: No
Eseguibile a domicilio: Si
Valori di riferimento
Neonati 2/4 giorni: 2,8-4,4 g/dl
4 giorni 14 anni: 3,8-5,4 g/dl
Adulti: 3,5-5,0 g/dl
> 60 anni: 3,4-4,8 g/dl
L'iperalbuminemia ha poco significato diagnostico eccetto nella disidratazione.
L'ipoalbuminemia può essere dovuta ad una ridotta sintesi causata da malattie epatiche (cirrosi epatica, epatopatie croniche, etilismo cronico); gravidanza; assunzione di contraccettivi orali; assorbimento ridotto di aminoacidi dovuto sindromi di malassorbimento o malnutrizione; neoplasie; aumento del catabolismo come conseguenza di infiammazione o danno tessutale; aumentata permeabilità capillare; ascite; perdite dovute a malattie renali (sindrome nefrosica, diabete mellito, glomerulonefrite cronica, lupus eritematoso sistemico); malattie dell'intestino (colite ulcerosa, malattia di Crohn, rettocolite ulcerosa); o alterazioni cutanee (dermatite esfoliativa, ustioni estese); ipertiroidismo; assenza congenita di albumina.
INFORMAZIONI PER GLI OPERATORI
Campione biologico: Siero o plasma (EDTA, eparina o citrato)
Stabilità dei campioni: L'albumina nel siero è stabile 3 giorni a 2-8°C.
Provetta/contenitore: Provetta tappo rosso con gel polimerico
Norme pre-analitiche:
Metodo: Colorimetrico
Sezione: Chimica Clinica